venerdì, settembre 12, 2008

Bridge over troubled water


Come un ponte su acque torbide cantavano qualche anno fa Paolo Simone e Arturo Garofano... e adesso il ponte c'è!!! Già perchè questa notte hanno aperto il passaggio al ponte della Costituzione (conosciuto da tutti ponte di Calatrava).
Giunto a piazzale Roma questa mattina scopro che appunto il ponte era aperto e ne approfitto per conoscere i risultati in termini di tempo (ho sempre pensato che, con il ponte, avrei accorciato di 5 minuti il mio cammino verso il mio luogo di lavoro): noto con piacere che i minuti sono circa 9 poichè quando sono al ponte degli Scalzi ho guadagnato già 4 minuti. Arrivo in ufficio e subito mi fiondo a leggere i commenti dello splendido e soprattutto "CORRETTO" sito VENESSIA.COM (il link è sulla barra a lato): rimango esterrefatto dalla copiosa idiozia dei commenti!!!
Vorrei rendere partecipe anche voi dei commenti che la bella combriccola del sito ha espresso sull'apertura e ho deciso di copiare ed incollare tutto il post (anche le foto) visto che dopo qualche giorno solitamente tendono a far sparire tutto (o nascondono tutto nei meandri del sito).
Leggete che anche voi le loro critiche "OGGETTIVE" e soprattutto intelligenti:

Come dei ladri

Alle 23,40 dell'11 settembre 2008 il Barbasindaco ha deciso di aprire al volgo il passaggio al IV ponte sul Canal Grande. Di notte come i ladri. Era lì con il suoi collaboratori già dalle 9 e mezza circa a mangiare cicheti e prosecco assieme agli operai della ditta che ha terminato il ponte. Festeggiavano la fine dei lavori mentre il resto della popolazione faceva commenti poco simpatici dall'altra parte delle transenne che delimitavano la zona lavori. Alla domanda fatta dal nostro amico Pietro Bortoluzzi al sindaco sul perché si festeggiava e non aprivano al pubblico si sente rispondere che "Questa è casa mia e faccio quello che voglio". Poi in un'altra di mille interviste dentro la Cheba (erano loro infatti dentro una gabbia transennata) ha asserito che è sicuro che il 99% dei veneziani non ha "capito" il ponte.


Noi 3. In gabbia in pratica erano loro.




Turisti spazientiti prima dell'apertura del ponte.


Ore 23,40 dell'11 settembre 2008. Apertura delle gabbie.


La gomma del ponte



Fa più male al ponte una persona di 60 chili che porta una valigia di 21 chili o un grassone americano di 180 chili con il trolley di 19?


Per aiutare i portatori di handicap a vedere il ponte dal basso è stata approntata una pedana per disabili.

La prima impressione una volta saliti sul ponte? Trema come al centro di una casa antica col pavimento alla veneziana.


Prima di salire sul ponte bisogna buttare via le sigarette e le gomme americane e, per i cani, è obbligatorio svuotare la vescica. Nella foto: bidone per cicche e gomme e la pianta per i bisogni del cane.


Per fare le foto e il video sono stato fuorviato dal chiaro scuro dei scalini che per poco non cadevo.


Gli scalini infatti sono larghi e al centro sono uniti da una sbarra in ottone che, se uno non ci fa caso, sembra l'alzata dello scalino obbligando la gente a fare "dei passi falsi".


A quando il ponte dell'Accademia?


Come potete notare anche voi, i didascalici commenti su ogni foto denotano un'acutissima intelligenza: ho ancora i brividi davanti a menti eccelse come queste.

3 Comments:

Blogger setteisole said...

Non mi stupisco. Quel sito è l'immagine telematica dei veneziani peggiori, che sono anche la maggior parte dei veneziani.
Il veneziano, caro Luigigiovanni, intanto si lamenta, poi vede se ce n'è motivo...eppoi questa faccenda è talmente logora che è divenuta l'habitat ideale per il proliferare della stupidaggine lagunare.

Io credo che questo ponte sia bello, storicamente logico - dal momento che si inserisce perfettamente in un piano di ammodernamento urbano che ha le sue origini nell'Ottocento e che prevede la proiezione della città verso terraferma (un tempo solo i treni oggi anche le macchine) - e credo che sia utile anche se non strettamente necessario.
Tutti questi lati positivi rischiano di essere oscurati dalla gestione pessima di tutto l'affair "ponte" da parte dell'amministrazione e dal fatto che effettivamente ci sono altre emergenze con le quali impiegare i soldi, che, a questo punto, non ritengo né buttati né mal spesi, solo spesi in maniera opinabile.

In conclusione io sono contento di ponte della Costituzione e anche del nome che gli hanno dato.

venerdì, settembre 12, 2008 10:31:00 AM  
Blogger Maber said...

"Questa è casa mia e faccio quello che voglio"... un tipico commento del barbafilosofo barbasindaco di pseudosinistra...

Comunque ieri sera sono passato accanto al rinfresco (poco più tardi avrei potuto anche attraversare il ponte, ma ero stanco e affamato e non avevo voglia di aspettare) e fuori c'era quasi aria di contestazione e vero nervosismo da parte di taluni veneziani... a volte mi domando se non faccia parte della venezianità essere nervosetti nei confronti di qualunque novità.

Forse il nome che gli hanno dato è una delle cose più intelligenti che potevano fare.

venerdì, settembre 12, 2008 10:55:00 AM  
Blogger setteisole said...

beh...il barbasindaco era peraltro già noto per essere uno che fa rissa coi Vignotto e che sopprime linee tre a piacer suo...fra i veneziani è uno di quelli che non si distingue

venerdì, settembre 12, 2008 11:20:00 AM  

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