L'allievo ed il maestro
Senza ombra di dubbio, si tratta di una cerimonia di cambio della guardia: da una parte il maestro (cosciente della tecnica e della grandezza del suo discepolo) sicuro e saggio, dall'altra l'allievo (spavaldo ed incosciente, ma timoroso e rispettoso nei confronti di chi è già nell'olimpo degli Dei). Qui siamo a Roma, il 10 luglio 1982 e, come potete sentire, sia Steve Vai che Frank Zappa sono letteralmente galvanizzati, quasi in stato di ascesi. A mio modesto parere, non credo che l'allievo abbia superato il maestro, ma siamo più o meno lì.
Grandiosi e perfetti!!!
Buon ascolto
6 Comments:
Ecco qua.... l'ennesimo virtuosismo di Zappa... un bravo 'maestro' che a mio avviso però parla troppo difficile....
:-)
w di pietro
di pietro è il più grande fan del MOSE...molto molto meglio francesco zappa. Il virtuosismo è un esercizio fine a sè stesso, mirato a migliorare, dimostrare o ostentare il livello di conscenza tecnica dello strumento. Non direi che questo sia il terreno di frank zappa, che è compositore ed arrangiatore, prima che strumentista, ma che è soprattutto artista. In pratica uno che se ne ciava dei virtuosismi,
abbasso di pietro
ah Paina..."w di pietro" potrebbe diventare la prossima frase del giorno...ti teo meriti, ahahaha :)
Mi riferivo al live.. i virtuosismi se vede spesso nei live + che nei dischi.. nel caso de zappa pò... ti vol dirme che non improvvisava mai? cmq non essendo un esperto conoscitore di zappa te dago ragion a priori. Di Pietro xè un grande non tanto per e so idee politiche (e se capiva..), quanto perchè xè un politico che parla come che magna! Senza tanti fronzoli...
yeah
improvvisava bea che improvvisava...cmq se di pietro parla come magna, magna proprio de merda....ahahahahahahahhaha
bea poiana
ah ah ah! bea
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