mercoledì, marzo 22, 2006

SINGHIOZZO

Può capitare a tutti, si ripete in modo ritmico, fastidioso e spesso "ostinato": è il singhiozzo.
Il singhiozzo è un fenomeno dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del muscolo diaframma, il muscolo che si contrae durante l'inspirazione e si distende durante l'espirazione.

Come mai la contrazione del diaframma, che determina il fenomeno singhiozzo, si mette in moto? Il meccanismo è dovuto ad una alterazione del nervo frenico, deputato proprio al controllo delle contrazioni del diaframma.
Il nervo frenico segue un percorso molto lungo: nasce nel cervello, attraversa la zona cervicale e innerva diversi organi (il diaframma, la sottile membrana che avvolge il cuore, il fegato, lo stomaco e i reni). Se il nervo viene irritato in un punto qualsiasi del suo percorso, può conseguire un episodio di singhiozzo.
Il tipico suono "hic", che si ripete in modo ritmico e continuo per alcuni minuti, è dovuto al fatto che ogni contrazione del diaframma si conclude con una brusca chiusura della glottide, la valvola che separa l'apparato respiratorio da quello digerente.
Oltre al nervo frenico, il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del sistema nervoso: i centri che controllano la respirazione e l'ipotalamo, una parte del cervello non controllabile dalla volontà (questo è il motivo per cui il singhiozzo si manifesta improvvisamente).
Le cause
Spesso il motivo scatenante il singhiozzo non si conosce, ma si è visto che alcune situazioni tipiche della vita quotidiana, lo possono causare facilmente:
dilatazione dello stomaco, determinata dalla rapida o eccessiva ingestione di cibo e liquidi;
bruschi sbalzi di temperatura, come passare dal caldo al freddo oppure bere una bevanda bollente o gelata:
eccessiva ingestione di bevande alcoliche, che può danneggiare la mucosa gastrica (il tessuto di rivestimento dello stomaco) provocandone l'infiammazione e indirettamente irritare il diaframma;
episodi di emotività: quando ci si trova in una condizione di forte disagio, si ingoia una quantità di aria superiore al normale. Ciò provoca come diretta conseguenza l'irritazione del diaframma e quindi la comparsa del singhiozzo.
In tutti questi casi il singhiozzo deve essere considerato un fenomeno del tutto normale, che si risolve in pochi minuti, ricorrendo ai metodi di cura tradizionali elencati di seguito.
Come si cura
Il singhiozzo occasionale, quello che dura pochi minuti, si risolve facilmente con piccoli accorgimenti facilmente attuabili. Già 2000 anni fa, il medico greco Ippocrate consigliava quello che tuttora rimane il metodo più usato ed efficace: trattenere il fiato e restare in apnea per 10-15 secondi. Questa manovra è utile perché induce il diaframma a rilassarsi e deve essere preceduta da una inspirazione profonda.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

certo che se questo poi lo aggiungi ad una serata fatta bene!!

mercoledì, marzo 22, 2006 5:54:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

il singhiozzo è tutto quello che ti puoi aspettare!!!!

mercoledì, marzo 22, 2006 6:05:00 PM  
Blogger Unknown said...

Che interessante post!

venerdì, marzo 24, 2006 2:59:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Interesting website with a lot of resources and detailed explanations.
»

martedì, luglio 04, 2006 4:54:00 AM  

Posta un commento

<< Home